A Casal Bruciato per il lavoro minimo di cittadinanza

foto eugenio 1Insieme  alla collega Marta Bonafoni abbiamo presentato al Centro sociale Intifada a Casal Bruciato la proposta di legge regionale di cui sono primo firmatario sul Lavoro minimo di cittadinanza. “Lavoro per tutti e non reddito per tutti, perché la dignità del lavoro viene prima del reddito”. Lo ha detto Papa Francesco lo scorso 27 maggio. Poi lo ha ripetuto efficacemente Matteo Renzi nella sua piattaforma programmatica come segretario del Pd. Oggi, grazie alla mobilitazione, all’impegno e alle istanze del Comitato per il Lavoro Minimo Garantito, abbiamo tradotto queste parole in una vera e propria proposta di legge e ci siamo assunti l’impegno di batterci e di impegnarci affinché questa proposta sia all’ordine del giorno dell’agenda politica regionale e nazionale dei prossimi mesi. Unire lavoro, reddito, esigenze della collettività e delle amministrazioni pubbliche, e infine dignità della persona. Fuori dalle logiche assistenziali e dentro la gratificazione degli uomini e delle donne fuori dal mondo del lavoro ma desiderosi di dare il loro contributo al bene comune. Voglio ringraziare per il lavoro svolto nella redazione di questa proposta Luigi Di Cesare, Andrea Mosetti, Angela Varner e tutti i lavoratori e i comitati che vi hanno contributo perché questa è una proposta che mira a trovare un minimo comune denominatore di coalizione del centro-sinistra e non i punti di divisione.

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